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Triora - Il paese delle streghe

La Valle Argentina è costellata da borghi suggestivi che, oltre a incarnare la bellezza paesaggistica del territorio ligure, testimoniano vicende storiche e talvolta sono avvolti da un alone di mistero.

In particolare il paese di Triora, scoprendo la valle con un percorso che va dal mare alla montagna, è un ottimo punto d'arrivo per terminare il proprio viaggio lasciandosi incantare dalle leggende che la vedono protagonista.


Triora è borgo medievale circondato da monti e vallate ed è stato protagonista di una tragica storia accaduta alla fine del 1500: alcune donne del luogo furono accusate di stregoneria e subirono uno dei più celebri processi del nostro Paese, che all'epoca procurò al borgo il soprannome "Salem d'Italia".

Ancora oggi Triora è detto il "Paese delle streghe" e ogni anno la prima domenica dopo Ferragosto si svolge, tra i carruggi dell'antico borgo, una vera e propria festa dedicata alla stregoneria chiamata "Strigora".


Il paese è riuscito a sfruttare questa vicenda come attrazione turistica, infatti camminando per le vie del paese si possono ammirare decorazioni a tema e acquistare nei negozietti dei simpatici souvenir riguardo alla stregoneria!



È possibile imboccare anche il sentiero delle streghe, percorribile a piedi in mezzo ad un bosco. Si tratta di circa un’ora di cammino, ideale per gli amanti delle passeggiate all’aria aperta.

Per restare in tema, un altro luogo da visitare è la Cabotina. Qui le fattucchiere erano costrette a vivere in umili case e anfratti, emarginate dal resto della popolazione, inoltre si presumeva che fosse anche la sede in cui svolgevano i riti.



All’inizio del paese si trova l’attrazione principale: il Museo Etnografico e della Stregoneria. Nei sotterranei del museo è possibile assistere alla ricostruzione di alcune scene degli interrogatori tenuti dagli inquisitori durante il processo, visitare la "prigione della strega" e due sale che raccolgono in copia i documenti che permisero agli storici di studiare tali avvenimenti.

Inoltre diverse iconografie stregonesche, come disegni, stampe, sculture e perfino piccole bambole, sono disseminate nelle stanze dei sotterranei.


All'interno del resto della struttura si trova un patrimonio unico diviso per sale tematiche. I visitatori, ad esempio, possono osservare esposizioni di importanti rinvenimenti archeologici, libri dedicati alle streghe e alcune ricostruzioni di vita domestica come la tipica cucina triorese, la lavorazione del latte e la vita dei campi.

All’esterno del museo vi è un giardino con le piante aromatiche tipiche della zona e alcune miniature delle chiese e degli edifici del paese.


Consigliamo anche di visitare l'antico castello, di cui però sono rimasti solo i ruderi, e la Chiesa di San Bernardino, nota per gli affreschi medievali all'interno.

Inoltre passeggiando tra i carrugi si incontra anche il santuario dedicato alla "Madonna di Lourdes" e la "Strega del Duemila", statua situata in una delle piazze del borgo e realizzata per celebrare il quarto centenario del celebre processo per la stregoneria (1587-1589).


Infine per farsi travolgere dall'atmosfera spettrale di Triora suggeriamo di recarsi presso il Cimitero, che offre una bellissima vista sul paese, sulla vallata e sui centri abitati circostanti.

Quest'ultimo, posto sulla cima di una ripida salita, è stato ricavato da un'antica fortezza medievale e contribuisce, con le tombe consumate dal tempo, a sottolineare il fascino macabro tipico del borgo.



Proprio come avviene per Molini, la specialità di Triora è il pane. Dopo essere stato fatto riposare su un letto di crusca viene cotto su foglie di castagno, affinché non si attacchi alla superficie del forno. Acquistandolo a Triora, infatti, è facile trovarlo avvolto in foglie di castagno.

Suggeriamo di gustare il vero Pane di Triora prodotto dal Panificio Asplanato, che lo produce artigianalmente seguendo ancora i metodi tradizionali.



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